Giovedi 1 aprile circa 5000 persone si sono radunate presso Bois de la Cambre a Brussel.
Un annuncio su facebook ne proclamava un festival musicale con la presenza di dj internazionali.
Nella pagina facebook dell’evento chiamato La Boum circa 18.000 persone hanno aderito all’iniziativa e 51.000 hanno dichiarato di essere interessati all’evento.
Naturalmente un pesce d’aprile ben riuscito che ha pero’ messo in seria difficoltà la polizia che già intorno alle 17,00 ha deciso di evacuare la zona con il metodo ormai sperimentato più volte dei droni, cavalli, cannoni d’acqua, spray al peperoncino, elicotteri e gas lacrimogeni.
Ricordiamo che due giorni fa il tribunale di Brussel ha decretato illegali i decreti ministeriali utilizzati in Belgio dallo scorso 28 ottobre 2020, decreti emanati senza alcun controllo parlamentare basati su una legge del 2007 inerente la sicurezza civile.
La legge adottata dallo Stato belga è pero’ una legge inerente i disastri naturali non estendibile alla gestione di una pandemia.
Lo Stato belga che ha già dichiarato che farà ricorso dovrà entro 30 giorni modificare il quadro giuridico sulle misure prese per il coronavirus o incapperà in una multa di 5000 euro al giorno.
A Hong Kong chiunque risulti positivo al coronavirus viene immediatamente portato in reparti di isolamento, indipendentemente dal fatto che siano asintomatici o meno e coloro che sono ritenuti come “stretti contatti” vengono inviati in campi di quarantena governativi obbligatori.
Tutti coloro che arrivano in città sono invece messi in quarantena in alberghi predisposti per 3 settimane.
Nonostante le misure siano già in uso da parecchi mesi solo ultimamente sono nati gruppi di social media dove il malessere cittadino viene esposto con sempre maggior frequenza.
Secondo alcune testimonianze i genitori sono stati separati dai loro figli, le mamme hanno ricevuto l’ordine di non allattare i bambini e, alcuni bambini sono stati persino legati ai letti per impedire loro di muoversi.
Le accuse hanno portato ad una serie di dichiarazioni da parte delle autorità sanitarie che difendono le loro politiche, incluso l’uso delle restrizioni.
L’autorità ospedaliera ha dichiarato che i genitori che risultano negativi al test sarebbero generalmente autorizzati ad accompagnare i bambini infetti nei reparti di isolamento ma spesso questo non puo’ avvenire a causa della mancanza di spazio.
Le autorità hanno difeso l’uso di campi di quarantena obbligatori, sostenendo che la maggior parte degli appartamenti notoriamente angusti di Hong Kong sono troppo piccoli perché le famiglie possano isolarsi in sicurezza.
Nei giorni scorsi, i consolati di Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per l’impatto delle dure misure adottate da Hong Kong sulle famiglie, comprese le preoccupazioni dei genitori sulla separazione dai bambini.
Il consolato degli Stati Uniti risulta essere temporaneamente chiuso da metà marzo dopo che due membri del personale sono risultati positivi e sono stati inviati in un reparto di isolamento.
Il governo britannico si appresta a votare oggi 25 marzo presso la camera dei comuni una legge per punire i cittadini che lasciano il territorio senza giustificato motivo.
Al fine di controllare lo sviluppo di nuove varianti, il governo di Boris Johnson vuole imporre una multa di 5.000 sterline pari a circa 5,795 euro.
“Stiamo assistendo a questa terza ondata in aumento in alcune parti d’Europa e stiamo anche assistendo a nuove varianti. È molto importante mantenere i progressi che siamo stati in grado di fare qui nel Regno Unito ” ha affermato il ministro della sanità britannico Matt Hancock in un intervista rilasciata a sky news.
Nel Regno Unito i viaggi all’estero, eccetto per motivi professionali, di salute o di studio, sono stati vietati dalla fine di dicembre 2020.
Se la legge presentata lo scorso 22 marzo venisse votata entrerà in vigore il prossimo 29 marzo e sarà in vigore fino al 30 giugno.
La nuova legge è attuamente in discussione solo per l’Inghilterra, ma potrebbero seguire la Scozia, l’Irlanda del Nord e il Galles.
Il Regno Unito ha somministrato una prima dose del vaccino Covid-19 a circa il 44% della sua popolazione. Purtroppo le vittime sono circa 125.000.
Il governo di Boris Johnson punta ad un ritorno alla normalità dalla prossima estate.
Secondo un sondaggio della Croce rossa belga inerente l’impatto psicosociale e finanziario della comunità francofona negli ultimi 12 mesi quasi 9 belgi su 10 riferiscono di dover affrontare difficoltà finanziarie, problemi psicologici, disoccupazione temporanea e in alcuni casi perdita del posto di lavoro.
L’indagine ruota attorno a quattro assi: difficoltà finanziarie, conseguenze psicologiche, occupazione e aiuto ai più svantaggiati.
Quasi il 40% dei belgi intervistati indica che il proprio budget alimentare è stato influenzato dalla crisi sanitaria negli ultimi 12 mesi e che hanno dovuto fare sacrifici per mangiare.
Tra questi quasi un quarto (22,9%) ha dichiarato di aver diversificato gli acquisti per i beni di prima necessità dirigendosi verso beni alimentari meno costosi confronto a quelli a cui erano abituati prima dell’avvento della crisi del covid19, cifra che sale fino al 33% tra gli intervistati di fascia di età inferiore ai 34 anni.
Dall’aprile 2020, la Croce Rossa ha osservato un aumento della domanda di aiuti alimentari soprattutto tra i giovani e tra gli studenti.
Il sondaggio esamina anche gli elementi che hanno il maggiore impatto sul morale dei belgi.
L’impatto più rilevante è dato dalle restrizioni sociali che influiscono per il 61,1% sul morale della popolazione presa in esame e toccano il 66% tra gli over 65, il secondo fattore a influire è dato dalla pandemia (9%) e come ultimo dalle difficoltà finanziarie (8,2%).
“Un anno fa, abbiamo suonato il campanello d’allarme, vedendo un netto aumento delle richieste di aiuto: stavamo avvertendo che stavamo andando dritti verso una grave crisi sociale. Un anno dopo, la Croce Rossa è ancora un’ancora di salvezza per studenti che hanno perso il lavoro e per liberi professionisti che non hanno diritto alla disoccupazione e non sempre ricevono aiuti di Stato . Persone che erano già indebolite prima della crisi, da occupando lavori precari, sono ormai sull’orlo della precarietà. Noi stessi abbiamo bisogno di aiuto, poiché le nostre risorse sono diminuite a causa della crisi covid” ha detto Nancy Ferroni, portavoce della Croce Rossa.
Martedi 16 marzo 2021 il governo argentino tramite il Ministero degli Esteri ha emanato un comunicato al Regno Unito chiedendogli di ascoltare la comunità internazionale e porre fine al colonialismo rispettando la Risoluzione 2065 delle Nazioni Unite.
La Risoluzione 2065 delle Nazioni Unite emanata nel dicembre del 1965 riconosceva l’esistenza di una controversia tra il Regno Unito e l’Argentina in merito alle Isole Falkland inquadrando la situazione in una situazione coloniale.
Il comunicato è stato emanato in reazione ad un discorso pronunciato presso la Camera dei Comuni inglese dal Primo Ministro britannico Boris Johnson che ha affermato la presenza permanente militare presso le Isole Falkland.
L’Argentina rivendica cosi la sua sovranità sulle Isole Falkland.
Le Isole Falkland fanno parte della lista delle Nazioni Unite dei territori non autonomi cioè di quei territori che sono ancora soggetti al colonialismo.
Il quotidiano tedesco Die Welt in un articolo pubblicato domenica 14 marzo riporta i sospetti della polizia di Berlino inerente gli aiuti finanziari di emergenza distribuiti dal governo tedesco alle aziende per far fronte all’emergenza covid19 che sarebbero invece stati utilizzati per finanziare il terrorismo in diversi paesi del Medio Oriente.
Secondo la polizia di Berlino, circa un milione di euro sarebbero stati pagati e utilizzati dagli islamisti per il finanziamento diretto al terrorismo tramite moschee e associazioni islamiste.
Per il momento non è stato comunicato il numero delle persone arrestate in relazione a questa vasta operazione di polizia radicata in tutto il paese.
Nella sola Berlino dove le indagini sono ancora in corso, i casi sospetti sono più di 60.
Durante questo anno di pandemia la cultura è uno dei settori completamente ignorati dai vari governi europei e tra questi troviamo anche il governo francese.
Gli studenti delle scuole dell’arte e di recitazione francese hanno deciso quindi di non restare più immobili e di far sentire la loro voce occupando i teatri.
Il primo teatro occupato è stato il teatro Odeon, ad occuparlo i ragazzi della CGT Spettacoli.
Dopo l’Odeon è stato occupato il teatro nazionale di Strasburgo, seguito dal teatro Equinoxe poi il teatro Châteauroux e il teatro Graslin.
Il sostegno da parte di artisti noti nel mondo culturale francese non è mancato, tra questi ricordiamo Wajdi Mouawad direttore del primo teatro occupato (Odeon), Valérie Dréville, Nicolas Bouchaud.
Il 17 marzo 2021 sarà presentato a Brussel il progetto per un passaporto verde digitale.
Venerdi 12 marzo 2021 il commissario europeo per gli affari interni Ylva Johansson ha dato attraverso alcuni media nazionali un’ anticipazione del progetto del passaporto verde, un certificato digitale che tramite un applicazione dal telefono possa dimostrare di aver effettuato un test PCR e che questo sia negativo o la prova di essere stati vaccinati con uno dei quattro vaccini attualmente approvati dall’Ema.
I vaccini attualmente approvati sono quelli della di Pfizer / BioNTech, di Moderna, AstraZeneca e quello di Johnson & Johnson.
Saranno esclusi sempre secondo il commissario europeo per gli affari interni i vaccini della Russia (Sputnik) e della Cina (Sinopharm).
In Europa non tutti i paesi stanno utilizzando i vaccini autorizzati dall’Ema, tra questi ricordiamo l’Ungheria che sta utilizzando il vaccino cinese e la Repubblica Ceca e Slovacchia che invece stanno utilizzando il vaccino russo.
Venerdi 12 marzo 2021 la Thailandia ha deciso di interrompere l’uso del vaccino per il Covid19 Astrazeneca per i timori inerenti le segnalazioni di coaguli di sangue che hanno indotto vari paesi europei a sospenderne momentaneamente l’utilizzo.
I funzionari sanitari thailandesi hanno deciso quindi di ritardare le vaccinazioni per indagare in maniera più approfondita in merito alle segnalazioni arrivate dai paesi europei come Danimarca, Novergia e Islanda affermando inoltre che il paese non è stato duramente colpito dalla pandemia.
Il tribunale dell’Aia ha ricevuto la denuncia presentata dall’organizzazione People of Truth per violazione del codice di Norimberga da parte del governo israeliano.
L’organizzazione People of Truth ha presentato in data 5 marzo 2021 una denuncia presso il tribunale dell’Aia nei confronti del governo israeliano reo di condurre esperimenti illegali su cittadini israeliani attraverso il vaccino della Pfizer.
People of Truth è un’ associazione che rappresenta quella parte di cittadini che hanno deciso di esercitare il diritto democratico di non ricevere cure mediche sperimentali. Tra i suoi componenti troviamo avvocati, medici, attivisti e gente comune.
Il primo principio del Codice di Norimberga è la disponibilità e il consenso informato della persona a ricevere cure e partecipare all’esperimento. La persona dovrebbe esercitare la libertà di scelta senza l’intervento di un fattore che eserciti potere, inganno, frode, minaccia, sollecitazione o qualsiasi altro tipo di vincolo o coercizione.
Il Codice di Norimberga ha costituito la base per l’emanazione del Patient Rights Act in Israele.
Secondo la People of Truth il vaccino covid é un esperimento medico genetico sugli esseri umani, eseguito senza il consenso informato del cittadino creando quindi una grave e palese violazione del Codice di Norimberga.
Concernente il consenso informato al trattamento medico, vi è l’obbligo di specificare e offrire al paziente una serie di alternative di trattamento, specificando il processo medico (e tutto ciò che è incluso in esso) come vantaggi e svantaggi mentre lo Stato di Israele e il Ministero della Salute non sono in grado di dare ai cittadini di Israele le cure alternative attualmente disponibili per il trattamento della malattia coronavirus, alternative che si sono dimostrate efficaci e con pochi effetti collaterali.
People of Truth denuncia inoltre la pressione costante a cui sono sottoposti i cittadini e afferma che lo Stato di Israele ha creato un atmosfera di paura e coercizione.
Sempre secondo People of Truth nonostante il Ministero della Salute abbia ammesso apertamente che il 41% del personale vaccinato( militare,scolastico e medico), ha subito effetti collaterali gravi e potenzialmente letali nessuna indagine è stata aperta sulla questione vaccini.
Nella denuncia viene inoltre rimarcato come il ministro della Salute israeliano, Yuli Edelstein, voglia emanare una legge che impedirà alle persone non vaccinate di entrare nel posto di lavoro minacciando inoltre di togliere loro anche l’indennità di disoccupazione nel momento in cui queste verranno licenziate
I cittadini che decidono inoltre di non accettare la vaccinazione vengono costantemente minacciati di non poter accedere ai servizi inerenti il tempo libero (pub, discoteche, bar, ristoranti etc…) mentre a tutti i cittadini che aderiscono alla vaccinazione vengono offerti giorni di vacanza gratuiti, pernottamenti in albergo, sconti presso i vari centri commerciali.
Queste sono in sintesi le ragioni che hanno indotto l’associazione People of Truth a rivolgersi presso il tribunale dell’Aia per chiedere di interrompere immediatamente l’esperimento medico e la somministrazione di vaccini al pubblico, di obbligare il governo israeliano a rispettare le procedure legislative inerenti il principio del consenso informato della persona e di eliminare il passaporto verde. People of Truth chiede inoltre che i nomi di coloro che decidono di non vaccinarsi non vengano divulgati alle autorità locali o ad altri legislatori.
Diversi paesi europei hanno sospeso temporaneamente la somministrazione del vaccino Astrazeneca.
Tra i primi paesi ad interrompere la somministrazione del vaccino Astrazeneca troviamo l’Austria che lunedi 8 marzo a seguito della morte di un infermiera di 49 anni avvenuta pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino ne ha annunciato la sospensione temporanea .
La Danimarca le ha sospese per due settimane a partire da giovedi 12 marzo dopo la morte di una donna di 60 anni che aveva ricevuto il vaccino.
Subito dopo la Danimarca anche la Norvegia ha annunciato la sospensione del vaccino seguita dall’Islanda, dalla Estonia, dalla Lettonia e dalla Lituania.
La Corea del Sud ha invece aperto un’indagine lo scorso 3 marzo dopo la morte di due persone avvenuta poco dopo la somministrazione del vaccino.
Secondo il Sindacato dei lavoratori indipendenti belgi tra i lavoratori autonomi e i proprietari di piccole e medie imprese ogni tre giorni avviene un suicidio. Imprenditori che dallo scorso ottobre hanno visto chiudere per motivi di sicurezza la propria attività ritenuta non essenziale o hanno dovuto limitare la propria attività e, a tutt’ora non hanno ancora avuto da parte del governo una risposta certa sulla possibilità di riaprire, una data per poter rincominciare
La repressione intrapresa dalla Capitale Europea sembra non avere limiti. Sette minorenni di Kapellen, cittadina in provincia di Anversa che stavano trascorrendo la serata in casa di uno di loro sono stati arrestati sabato 13 febbraio, interrogati durante la notte e poi portati davanti un giudice minorile domenica 14 febbraio.
Il verdetto per questi giovani ragazzi è altrettanto inquietante, dovranno rimanere in casa dalle 18 di sera alle 7 di mattina per un mese.
La colpa di questi ragazzi è stata quella di aver deciso di passare insieme la serata, guardando un film, ridendo e passando qualche ora felice insieme.
Secondo Luk Versteylen giudice minorile di Anversa le direttive sono chiare, il procuratore puo’ inviare i ragazzi davanti a un giudice minorile nel momento in cui questi siano trovati a fare un lockdown party
Un inchiesta di Le Monde svela i segreti finanziari del Granducato del Lussemburgo.
Secondo Le Monde tramite OpenLux e altri 16 media patner e un lavoro durato oltre un anno il Granducato di Lussemburgo è un vero e proprio paradiso fiscale con circa 55 mila società offshore.
Sono società fantasma, società che non hanno uffici e neanche dipendenti. Queste società sono create da miliardari, multinazionali, sportivi, artisti, politici di alto rango ed anche famiglie reali.
Sembrerebbe anche che alcuni proventi arrivino da attività criminali o collegati a dei criminali come quelli legati alla mafia italiana, all’andrangheta , dalla mafia russa, dal Venezuela e dal reciclo dei soldi degli appalti pubblici.
Sembrerebbe che tra questi paradisi fiscali ci siano anche soldi appartenenti al partito politico italiano della Lega, parte di quei 49 milioni cercati dalla magistratura italiana.
Circa 3,3 milioni di documenti provengono dal registro pubblico lussemburghese , inclusi 1,2 milioni di documenti contabili.
L’inchiesta è limitata alle strutture che rientrano nelle “attività di holding” e “fondi di investimento ed entità finanziarie simili”, circa 73.000 aziende attive nel 2019.
Domenica 8 febbraio 2021 Die Welt pubblica un’articolo veramente compromettente per il ministro dell’interno tedesco.
Secondo Die Welt infatti Horst Seehofer (CSU) per poter giustificare le severe misure di sicurezza prese dalla Germania ha incaricato alcuni ricercatori del Robert-Koch-Institut e di altri istituti di ricerca di mettere a punto un modello matematico per poter far apparire i dati più catastrofici di quelli che erano in realtà.
Secondo Die Welt le informazioni arrivano da una fitta corrispondenza elettronica di più di 200 pagine tra la direzione del ministero dell’interno e dei ricercatori scientifici.
Queste informazioni arriverebbero da un gruppo di giuristi che sono riusciti ad ottenere questi documenti grazie ad una battaglia legale durata alcuni mesi.
Sempre secondo questi documenti la segreteria del ministro chiedeva di elaborare un modello matematico sulla base di misure preventive e repressive.
L’Olanda ha deciso di sospendere le adozioni internazionali dopo che è stata aperta un’ inchiesta ufficiale.
Risulterebbero infatti molti illeciti e abusi inerenti le adozioni internazionali soprattutto per le adozioni provenienti da paesi come il Bangladesh, il Brasile, la Colombia, l’Indonesia e lo Sri Lanka.
L’indagine si è concentrata in particolar modo nel periodo che va tra il 1967 e il 1998 ma, secondo Tjibbe Joustra, capo del dipartimento investigativo gli illeciti e gli abusi potrebbero essere stati attuati fino ai giorni nostri.
Tra gli abusi riscontrati risulta esserci la costrizione di rinuncia dei propri figli da parte delle madri dietro un compenso monetario.
I dati di Mijn Roots mostrano che i principali paesi di origine dei bambini adottati dalle coppie olandesi tra il 1981 e il 1992 sono stati: 2972 bambini provenienti dallo Sri Lanca, 2132 bambini provenienti dalla Colombia, 1517 provenienti dall’India, 1323 provenienti dalla Corea del Sud e 1252 provenienti dall’Indonesia.
La Mijn Roots Foundation è una agenzia che aiuta i bambini adottati a trovare i loro genitori biologici.
Tra le testimonianze dell’investigazione si alza la voce di Widya Astuti Boerma, adottata all’età di cinque anni che ha passato decenni a cercare i suoi genitori biologici.
Racconta infatti che é stato un processo doloroso e difficile, i suoi documenti di adozione si sono rivelati falsi e i due test del DNA che ha effettuato negli anni con donne che sperava fossero sua madre sono risultati entrambi negativi.
Per Widya Astuti Boerma il dolore risulta essere doppio in quanto i suoi genitori adottivi non avevano idea che dietro l’adozione ci potesse essere una compravendita di bambini.
Secondo la donna adesso 45nne l’adozione internazionale nei Paesi Bassi si basa su una procedura di incentivi economici e questo motiva il traffico di esseri umani. Per la donna l’adozione internazionale in Olanda è focalizzata sui genitori adottivi che cercano un bambino mentre dovrebbe essere il contrario.
Dewi Deijle, anch’essa adottata da una famiglia olandese racconta come la ricerca dei suoi genitori biologici sia stata come girare in un cerchio aggiungendo il senso di frustrazione che ne deriva sapere che da qualche parte c’è una donna che l’ ha partorita.
Venerdi 24 gennaio è iniziato a Dendermonde nelle fiandre orientali un processo di pedopornografia infantile.
Dodici milioni di fascicoli con migliaiia di piccole vittime di cui attualmente solo 38 sono state identificate.
Si tratta di una rete di pedofili a livello mondiale connessi tramite il Dark Web.
Tutto inizia nel 2015 quando un poliziotto in vacanza a Blankenberge nota un uomo che stava filmando dei bambini in spiaggia. L’uomo viene quindi arrestato e da li si scopre che Michaël T. l’uomo in questione è un membro di una rete pedopornografica.
Iniziano cosi’ le indagini che hanno portato all’identificazione di Dimitry D., belga a capo dell’organizzazione del database di questa organizzazione criminale. I bambini venivano classificati in base all’età, all’origine, al sesso e al tipo di violenza inflitta. Non sono scappati alla violenza di questi criminali neanche i loro figli.
L’olandese Lars De R. ha alimentato questa rete con immagini di violenze effettuate da lui su delle piccole vittime in India. Dopo aver abusato dei bambini dava loro in cambio denaro o cibo.
Un altro imputato è Samuel K., cittadino inglese che ha commesso le violenze in Inghilterra, Germania, Spagna, Portogallo e Irlanda.
Niels M., uno dei tre imputati belgi, ha spiegato di essere stato aggredito sessualmente quando aveva 6 anni sostenendo di aver in passato effettuato delle terapie per cercare di curarsi ma senza alcun effetto. Sostiene inoltre di non aver abusato dei propri figli ma nelle chat poste sotto sequestro risulta che l’imputato ha confidato agli altri componenti della chat di averlo fatto.
Gli scambi dei video delle violenze avveniva spesso in luoghi pubblici e negli alberghi.
Child Focus, ha intentato un’azione civile per conto delle giovani vittime identificate e di coloro che non sono stati ancora identificati.
Secondo Kris Luyckx, avvocato di Child Focus gli imputati hanno scambiato i bambini come se giocassero a carte in un gioco escogitando un manuale della violenza. Sempre secondo Luyckx gli imputati sono stati attori a livello globale nella produzione, acquisizione e diffusione di immagini pedopornografiche.
Gli imputati che sono cinque in totale avevano fatto richiesta tramite il loro avvocato ad avere un processo a porte chiuse ma l’avvocato Luyckx è riuscito ad ottenere un processo a porte aperte proprio per l’importanza e la gravità del crimine effettuato dagli imputati. Naturalmente le generalità delle vittime rimarranno anonime.
In Belgio il problema della pornografia minorile è molto elevato, solo nel 2019 la polizia ha ricevuto 15,000 segnalazioni ma il problema è nettamente superiore.
Almeno tre persone risultano morte e sei ferite in un attacco terroristico iniziato nella prima serata intorno alle ore 17 di domenica 31 gennaio 2021 e tutt’ora in corso.
Le persone morte sono due civili e un agente di sicurezza ma il bilancio potrebbe crescere ulteriolmente sencondo Mohamed Dahir, responsabile dell’agenzia di sicurezza nazionale aggiungendo che i terroristi potrebbero essere tre. All’interno dell’albergo Afrik sono presenti oltre a civili anche dei responsabili militari.
Alcuni testimoni hanno confermato una grossa esplosione dopodiché degli uomini armati sono entrati all’interno dell’albergo.
Il gruppo islamico Shebab ha rivendicato l’attacco in un breve comunicato.
Domenica 31 gennaio 2021 la polizia di Brussel ha nuovamente mostrato la sua forza repressiva contro ogni persona desiderosa di manifestare il proprio dissenso contro il governo De Croo.
La tecnica è sempre la stessa, la polizia accerchia i manifestanti e poi li arresta per 12 ore.
L’utilizzo dei cani come veniva utilizzato dai nazisti è ormai un’abitudine della polizia come un’abitudine è anche la soppressione di ogni diritto del cittadino.
Alle 13,30 già 200 cittadini risultavano essere posti in stato di arresto amministrativo. Le manifestazioni si sono svolte all’Heysel, alla stazione centrale e alla stazione nord della città di Brussel capitale europea. Alla fine della giornata gli arrestati totali sono stati 488. Tra le persone arrestare anche il reporter di cité24. Non é la prima volta in Belgio che un giornalista viene arrestato mentre svolge il proprio lavoro.
La città di Brussel, la seconda città cosmopolita al mondo con ben 187 nazionalità differenti dovrebbe essere la capofila nel rispetto della natura democratica dell’Unione Europea.
La diretta indipendente di Vecu.
Foto prese dal web degli arresti avvenuti a Brussel
Nella città di Tripoli, situata a nord del Libano per la terza sera consecutiva si susseguono scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine che rispondono sparando.
Un giovane uomo é purtroppo morto per le ferite riportate da arma da fuoco e più di 250 persone risultano ferite.
Alcuni edifici pubblici sono stati presi di mira con delle Molotov.
Le immagini si riferiscono a venerdi 29 gennaio 2021
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